mercoledì 24 febbraio 2016

Ravvedimento operoso 2016: Tutte le novità introdotte dalla delega fiscale e dalla legge di stabilità 2016

Ravvedimento operoso 2016: Tutte le novità introdotte dalla delega fiscale e dalla legge di stabilità 2016Ebook di 56 pag. con le novità sul Ravvedimento operoso: prassi, esempi e modalità di calcolo introdotte da delega fiscale e legge di stabilità 2016

In questa sede, partendo dall’analisi delle motivazioni che hanno suggerito l’introduzione dell’istituto del ravvedimento operoso prima e della sua riforma ora, percorreremo prassi, esempi e modalità di calcolo della sanatoria, avendo cura anche di trattare gli effetti su aziende, privati e pubblica amministrazione.

È ormai noto a tutti che negli ultimi anni l’Italia sta attraversando un periodo particolarmente difficile sia in materia di stabilità politica che di stabilità economica.
La crisi ha pesantemente colpito quasi tutti i settori; la bilancia tra aziende che nascono e aziende che chiudono o peggio ancora soccombono schiacciate dai debiti è purtroppo drammaticamente a favore di queste ultime. Il debito pubblico cresce vertiginosamente, la gente arranca, sempre più famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, il numero degli inoccupati, disoccupati o beneficiari degli ammortizzatori sociali quali mobilità, indennità aspi sono sempre di più.


In questo contesto anche il contribuente che fino a qualche anno fa, consapevole del proprio ruolo nei confronti dello Stato, con puntualità rispettava i propri impegni ed i propri adempimenti fiscali, fa davvero fatica a mantenere il passo tra i tanti impegni economici e le sempre più pressanti scadenze fiscali.
Da qui la distinzione doverosa e politicamente, non solo umanamente, corretta tra gli evasori per principio (ovvero coloro che non intendono partecipare alla spesa pubblica attraverso il pagamento delle imposte, vedi per esempio i così detti evasori totali) e coloro che, pur volendo, non hanno sufficiente liquidità per poterlo fare (evasori di necessità – resi tali dalla crisi).

Pagare le imposte, contribuire così al Bilancio dello Stato è un dovere di tutti i contribuenti, cercare che questo risulti quanto più possibile sostenibile ed attuabile diventa dovere dello Stato.

In quest’ottica l’istituto del ravvedimento operoso raggiunge due obiettivi:
  • concedere al contribuente “volonteroso” la possibilità di pagare le imposte, seppure rateizzate e maggiorate di sanzione (ridotte) e di interessi ma in tempi più lunghi,
  • e permettere allo Stato la copertura della Spesa Pubblica attraverso un incasso, seppure dilazionato, ma programmato e costante.

Un’indagine condotta dall’Associazione Unimpresa, con riferimento alla scadenza dei molteplici adempimenti del 16.2.2015 ha evidenziato come l’81,3% delle micro, piccole e medie imprese non è stata in grado di rispettare i termini per mancanza di liquidità e quindi molto probabilmente faranno ricorso all’istituto del ravvedimento operoso contando quindi, nel momento in cui le disponibilità finanziarie aziendali lo consentiranno, di sanare il ritardo negli adempimenti contributivi e fiscali avvalendosi di sanzioni ridotte.

In termini di più immediata comprensione 4 aziende su 5 sono in ritardo con i versamenti fiscali.

Delle 122.000 imprese associate a Unimpresa ben 99.186 aziende non è riuscita a far fronte alle scadenze fiscali e contributive.
Secondo il Presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, la situazione appare in questo primo scorcio di 2015 ancora più grave di quella accertata nello stesso periodo dell’anno scorso. Ancora “... per le micro e piccole imprese lo sforamento dei termini è una scelta obbligata: la crisi di liquidità non consente ampi margini di manovra e le casse delle aziende, strozzate dalla stretta delle banche sul fronte del credito porta a un vicolo cieco. Spesso si sceglie di lasciare i modelli F24 nel cassetto per avere la certezza di poter pagare gli stipendi...”.

La crisi ora colpisce a tappeto tutte le attività e tutti i settori imprenditoriali.

La mancanza di liquidità, dovuta alle difficoltà di incassare i crediti, alla riduzione delle transazioni di compravendita, all’incertezza che regna sovrana non solo in Italia ma anche nel comporto economico internazionale, nonché alla stretta delle banche che sempre più spesso negano l’accesso al credito alle aziende, rende quindi di fatto quasi obbligatorio ricorrere a metodi che consentano, con costi ridotti, di sanare i ritardi.

Ecco quindi che a maggior ragione assumono importanza le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 in materia di ravvedimento operoso che avrà effetto a partire dal 2015 e che speriamo possa avere un impatto positivo almeno sulla riprogrammazione degli impegni fiscali dei contribuenti.

Indice
  • Premessa
  • Introduzione
  • Ravvedimento operoso 2016
  • 1. Definizione di ravvedimento operoso
  • 2. La storia
  • 3. Condizioni soggettive – Chi può accedere al ravvedimento operoso
  • 4. Condizioni oggettive che rendono applicabile il ravvedimento operoso
  • 5. Ambito di applicazione
  • 6. I vari tipi di violazione
    6.1. Cause ostative al ravvedimento operoso - 6.2. Violazioni meramente formali - 6.3. Violazioni apparentemente formali - 6.4. Violazioni formali - 6.5. Violazioni sostanziali
  • 7. Comportamenti antigiuridici
  • 8. Concetto di formale conoscenza
  • 9. Concetto di contestualità
  • 10. Decorrenza del termine per il ravvedimento operoso
  • 11. Irrogazione delle sanzioni
  • 12. Le novità in pillole introdotte dalla Legge Delega e dalla Legge di Stabilità 2016
  • 13. Sanzioni e interessi
  • 14. Modalità di versamento
  • 15. Codici per il versamento di sanzioni e interessi
  • 16. Effetti del ravvedimento operoso in ambito di reati penali
  • 17. Altri casi in cui si applica il ravvedimento operoso – F24 a zero
  • 18. Altri casi in cui si applica il ravvedimento operoso – Registrazione e adempimenti connessi ai contratti di locazione
  • 19. Il ravvedimento operoso degli “avvisi bonari”
  • 20. Ravvedimento operoso in materia di dichiarazioni
  • 21. Ravvedimento carente o parziale
  • 22. Il ravvedimento operoso per l’intermediario
  • 23. Il ravvedimento operoso delle dichiarazioni
  • 24. Il ravvedimento operoso del sostituto di imposta
    24.1. Il ravvedimento operoso del diritto camerale - 24.2. Ravvedimento operoso tasse concessioni governative vidimazione libri sociali - 24.3. La voluntary disclosure – un’eccezione particolare di ravvedimento operoso
  • 24. Le novità più importanti introdotte dalla riforma (Legge di Stabilità 2015)
    24.1. Ravvedimento operoso e deducibilità delle sanzioni e degli interessi - 24.2. Ravvedimento operoso e P.V.C. (Processi Verbali di Constatazione) - 24.3. Il ravvedimento della trasmissione dei modelli Intrastat - 24.4. Ravvedimento omessa, tardiva o errata trasmissione delle certificazioni - 24.5. Ravvedimento tardiva trasmissione dati al Sistema Tessera Sanitaria - 24.6. Ravvedimento del reverse charge
  • Bibliografia
  • Fonti normative

Per maggiori informazioni: l'eBook "Ravvedimento operoso 2016: Tutte le novità introdotte dalla delega fiscale e dalla legge di stabilità 2016" di Marta Bregolato, edito da Fisco e Tasse, è in vendita in formato Kindle su Amazon.it al prezzo di Euro 10,99 e su iBookstore per iPhone, iPod touch, iPad e Mac al prezzo di Euro 10,99 ed in formato PDF oppure ePub su IBS.it al prezzo di Euro 10,99.

Nessun commento: