È ormai noto a tutti che negli ultimi anni l’Italia sta attraversando un periodo particolarmente difficile sia in materia di stabilità politica che di stabilità economica.
La crisi ha pesantemente colpito quasi tutti i settori; la bilancia tra aziende che nascono e aziende che chiudono o peggio ancora soccombono schiacciate dai debiti è purtroppo drammaticamente a favore di queste ultime.
Il debito pubblico cresce vertiginosamente, la gente arranca, sempre più famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, il numero degli inoccupati, disoccupati o beneficiari degli ammortizzatori sociali quali mobilità, indennità aspi sono sempre di più.
In questo contesto anche il contribuente che fino a qualche anno fa, consapevole del proprio ruolo nei confronti dello Stato, con puntualità rispettava i propri impegni ed i propri adempimenti fiscali, fa davvero fatica a mantenere il passo tra i tanti impegni economici e le sempre più pressanti scadenze fiscali.
Da qui la distinzione doverosa e politicamente, non solo umanamente, corretta tra gli evasori per principio (ovvero coloro che non intendono partecipare alla spesa pubblica attraverso il pagamento delle imposte, vedi per esempio i così detti evasori totali) e coloro che, pur volendo, non hanno sufficiente liquidità per poterlo fare (evasori di necessità – resi tali dalla crisi).
Pagare le imposte, contribuire così al Bilancio dello Stato è un dovere di tutti i contribuenti, cercare che questo risulti quanto più possibile sostenibile ed attuabile diventa dovere dello Stato.
In quest’ottica l’istituto del ravvedimento operoso raggiunge due obiettivi: concedere al contribuente “volonteroso” la possibilità di pagare le imposte, seppure rateizzate e maggiorate di sanzione (ridotte) e di interessi ma in tempi più lunghi, e permettere allo Stato la copertura della Spesa Pubblica attraverso un incasso, seppure dilazionato, ma programmato e costante.
A maggiore ragione assume importanza la riforma dell’istituto del ravvedimento operoso contenuto nella Legge di Stabilità, il cui Disegno di Legge è in corso di approvazione, che avrà effetto a partire dal 2015 e che speriamo possa avere un impatto positivo almeno sulla riprogrammazione degli impegni fiscali dei contribuenti.
Indice
- Sintesi
- Premessa
- 1. Definizione di ravvedimento operoso
- 2. La storia
- 3. Condizioni soggettive – Chi può accedere al ravvedimento operoso
- 4. Condizioni oggettive che rendono applicabile il ravvedimento operoso
- 5. Ambito di applicazione
- 6. I vari tipi di violazione
- 7. Comportamenti antigiuridici
- 8. Concetto di formale conoscenza
- 9. Concetto di contestualità
- 10. Decorrenza del termine per il ravvedimento operoso
- 11. Irrogazione delle sanzioni
- 12. Sanzioni e interessi
- 13. Modalità di versamento
Per maggiori informazioni: l'eBook "Ravvedimento operoso 2015. Cosa cambia dopo la Legge di stabilità" di Marta Bregolato, edito da Fisco e Tasse, è in vendita in formato ePub su IBS.it al prezzo di Euro 8,49 ed in formato Kindle su Amazon.it al prezzo di Euro 8,49.
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