martedì 1 novembre 2011

Anima e iPad

Che cosa c'entra l'anima con i'iPad? In apparenza, niente. La prima è quella fitta di rimorso che ci avvisa che siamo vivi e coscienti, il secondo è l'assoluto tecnologico del momento.

Tuttavia, questa strana coppia ha un'affinità profonda, e la tecnica, come in un corteo, porta alla ribalta una moltitudine di cose antichissime. Quali? Anzitutto la scrittura. Tanto l'anima quanto l'iPad hanno memoria da vendere e sono blocchi su cui leggere, scrivere, archiviare.

Questa scrittura, dentro e fuori della mente, è l'origine della coscienza e del mondo sociale. Perché la scrittura è insieme la base della realtà sociale e la base della nostra coscienza e del nostro pensiero, il cui spettro peggiore è proprio l'Alzheimer, la perdita della memoria vissuta come perdita del pensiero.

Ecco perché la grande svolta tecnologia che ha caratterizzato gli ultimi trent'anni ha riguardato proprio la scrittura, e il suo emblema è oggi l'iPad. Anima e iPad sono dunque gemelli. E l'iPad, che quando è spento, con il suo schermo lucido, può servire come specchio per pettinarsi o rifarsi il trucco, quando è acceso, con la sua memoria attivata, diviene letteralmente lo specchio dell'anima.

In questo libro parlare di iPad diviene parlare non di un dispositivo tecnologico, ma di noi stessi, della nostra vita, del nostro pensiero, del nostro mondo.

Per maggiori informazioni: il volume "Anima e iPad" di Maurizio Ferraris, edito da Guanda, è in vendita anche su IBS.it al prezzo di Euro 16,50 (Attualmente è in offerta, con lo sconto del 15%, al prezzo di Euro 14,03) oppure come eBook in formato ePub con DRM al prezzo di Euro 11,99.

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