Ad oggi, per chi intende specializzarsi in materia di Risoluzione Alternativa delle Controversie sono prevedibili degli interessanti sbocchi professionali, sia perché la Giustizia Ordinaria ormai offre esempi quotidiani di lentezza, più volte condannati anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, sia perché tali metodi alternativi sono spesso maggiormente aderenti ai bisogni dei diversi soggetti, riuscendo a dare adeguata risposta al caso singolo e concreto.Le statistiche, poi, esprimono un concetto inconfutabile: il tasso di litigiosità, ovvero il rapporto tra il numero di cause civili di primo grado sopravvenute nell’anno e la popolazione media residente, ci colloca, in maniera non invidiabile, ai primi posti della graduatoria comunitaria, con circa 9 milioni di cause (5.425.000 nei Tribunali civili e 3.262.000 davanti alle Corti penali, con un tasso di incremento, il primo in confronto agli altri Stati, del 3,5% rispetto all’anno precedente). Si «litiga» in famiglia, in azienda, tra colleghi, per la strada: il 43° Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese, redatto dal CENSIS, fotografa un’Italia che vede un’escalation delle dispute private (e in particolare di quelle condominiali).
A determinare il «fattore litigiosità» concorrono sicuramente una nutrita serie di variabili sociali e culturali, la cui incidenza sembra confermata dalla disomogeneità con cui il dato si manifesta lungo il territorio della Penisola e che vede i valori più elevati nel Centro-Sud, raggiungendo i suoi massimi a Napoli (1 causa ogni 81 abitanti), seguita immediatamente da Salerno, Messina, Roma e Reggio Calabria. La discriminante «sociale» — insieme al divario economico tra le varie aree, che da sempre caratterizza la situazione italiana — sembra essere supportata anche da alcune analisi sulla tipologia dei processi civili, presso Tribunali ordinari e Giudici di Pace. Da questi studi emerge che nel Sud Italia l’elevato tasso di litigiosità si riscontra sistematicamente in tutti i tipi di controversia, anche se emergono maggiori concentrazioni in materia di diritti dei cittadini. Tra l’altro, l’ultimo rapporto della CEPEJ (Commissione Europea per l’Efficienza della Giustizia) mette in luce l’ampio divario rispetto agli altri Paesi comunitari, collocando l’Italia agli ultimi posti, distanziata in modo rilevante da Germania e Regno Unito. L’intento con cui è stato redatto questo manuale è quello di realizzare una guida agevole e di facile consultazione per tutti coloro che desiderano avere un rapido riferimento nella propria attività, presente o futura, di mediatore professionista, di arbitro e, più in generale, di esperto nelle tecniche di Alternative Dispute Resolution (in particolare, appunto, di conciliazione, mediazione e arbitrato). Si ricorda, in proposito, che, dal 20 marzo 2012, il tentativo obbligatorio di mediazione è esteso alle controversie in materia di risarcimento danni stradali e alle liti condominiali.
Viste le ottime critiche e l’interesse dimostrato dai lettori, parte del contenuto del testo fa diretto riferimento ai precedenti lavori dell'autore sull’argomento, in particolare al manuale pubblicato dalla medesima casa editrice Simone, dal titolo ADR (Alternative Dispute Resolution) – Guida operativa per conciliatori e arbitri, con uno sguardo attento alle novità legislative susseguitesi nel tempo e sempre più degne di nota, anche per gli effetti che potrebbero avere sull’intero Sistema Giuridico italiano. L’invito pressante dei colleghi docenti e dei tantissimi professionisti incontrati dall'autore durante i suoi corsi universitari e di formazione ha sollecitato e ha favorito la realizzazione di questo volume che, in maniera sintetica e con uno stile discorsivo volutamente semplice e chiaro, ma comunque rigoroso e preciso, raccoglie numerose informazioni sia per coloro che hanno intenzione di intraprendere la professione di mediatore o di arbitro, sia per quanti già operano in questi ambiti e desiderano ricevere aiuto nella risoluzione dei molteplici casi che si trovano ad affrontare ogni giorno nelle loro attività.Un approfondimento particolare è previsto a vantaggio di chi volesse aprire un proprio Organismo di Mediazione (ex Organismo di Conciliazione, o anche una Camera di Conciliazione e Arbitrato al di fuori del Sistema determinato oggi dalla normativa di settore), sviluppo di sicuro interessante anche per chi aspiri effettivamente a investire come imprenditore in tale campo in continua evoluzione (per citare una norma su tutte, il D.Lgs. 28/2010, che ha regolamentato nel nostro ordinamento la c.d. mediazione civile, e il relativo D.M. 180/2010). All’interno dei vari capitoli sono stati inseriti disegni, grafici, schede, tabelle, modelli e formule, che potranno essere personalizzati e fatti propri per venire incontro alle molteplici esigenze del lettore-professionista.
Il manuale è completato da un’Appendice normativa di comoda consultazione durante la mediazione; da un pratico Glossario delle espressioni maggiormente adoperate nel ramo conciliativo; da una vasta Bibliografia, contenente validi riferimenti per chi desiderasse approfondire la disciplina; e da un ricco Cd-rom, nel quale si potranno ritrovare tutte le normative di rilievo in materia di conciliazione (sia a livello nazionale, sia in ambito comunitario e internazionale), esempi di regolamenti di conciliazione tra Associazioni di Consumatori e gruppi economici particolarmente importanti, lettere, formulari, elenchi… e, soprattutto, slides in Powerpoint da utilizzare proficuamente durante conferenze, lezioni e corsi sull’argomento
Per maggiori informazioni: il volume "Professione Mediatore. Guida operativa per mediatori, conciliatori e arbitri. Con CD-ROM", 2ª ed., di Damiano Marinelli, edito da Edizioni Giuridiche Simone, è in vendita anche su IBS.it al prezzo di Euro 40,00 (Attualmente è in offerta, con lo sconto del 15%, al prezzo di Euro 34,00).
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